Domenica 16 maggio, ore 17.00 Chiesa San Biagio, Ravecchia
Ensemble barocco “Les Goûts-Réunis” Stefano Molardi – organo e direzione
L’influenza del violino nella musica di Bach
Johann Sebastian Bach Concerto in do maggiore
(1685-1750) (da Vivaldi, “Grosso Mogul”) BWV 594
Allegro – Recitativo Adagio – Allegro*
Antonio Vivaldi Concerto per archi in sol minore RV 157
(1678-1741) Allegro-Largo-Allegro
Antonio Vivaldi Concerto per organo e archi in do minore RV 766
(1678-1741) Allegro, Largo, Allegro
Johann Sebastian Bach Fuga in re minore BWV 539*
(1685-1750)
Giovanni Battista Sammartini Concerto per organo e archi in sol maggiore op. 9 n. 3 (1695-1750) Spiritoso/Adagio/Allegro-Andante-Allegro
*Stefano Molardi, organo Mascioni
Stefano Molardi, organista, clavicembalista, direttore, musi- cologo cremonese, deve la sua formazione musicale in parti- colare a M. Radulescu con cui ha studiato presso la Musiku- niversität di Vienna. È stato premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra cui quello di Brugge e il presti- gioso Paul Hofhaimer di Innsbruck. Svolge un’intensa attivi- tà concertistica come solista, direttore e come continuista in importanti rassegne in Italia, in Europa, in Brasile, USA, Giap- pone. È docente di organo presso la Scuola Universitaria di Musica di Lugano e presso il conservatorio di Trapani. Per la Brilliant Classics ha inciso l’integrale della musica organistica di J.S. Bach e di J. Kuhnau, ottenendo importanti riconosci- menti internazionali. Nel 2017, sempre per la stessa etichetta, ha inciso l’opera completa di J. Michael Bach e di J. Christoph Bach (ricevendo per entrambe le incisioni il “Preis der Deut- schen Schallplattenkritik”) e ha diretto presso l’abbazia di Bel- lelay (Berna) l’Accademia Barocca Italiana e solisti di fama internazionale nell’esecuzione del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, diffuso in diretta da Radio Suisse Romande.
Il nome dell’ensemble Les Goùts-Réunis deriva dall’omonimo termine usato da F. Couperin per indicare un ciclo di suites orchestrali del 1724 caratterizzato dalla riunione dei due stili principali dell’epoca: quello italiano e quello francese. L’en- semble stesso si è formato all’interno di uno specifico semina- rio sulla prassi esecutiva dell’epoca: in tal modo, sia pur con strumenti “moderni”, sono affrontate le problematiche inter- pretative di un repertorio in cui la scrittura rappresenta solo una minima parte rispetto a ciò che bisogna realizzare durante l’esecuzione.
Organico :
violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso, cembalo
Gli organizzatori fanno pure notare che, a causa delle note restrizioni, il numero delle persone presenti ai concerti non può superare il 50, per cui si consiglia di prenotare
– via email all’indirizzo [email protected]
– oppure via sms al numero 079 488 68 39.