Nel 2020, la prima ondata di Coronavirus aveva spento anche la musica degli organi più antichi del Ticino. Nel 2021 siamo ancora immersi nella pandemia, ma si inizia forse a vedere la luce in fondo al tunnel. E un segnale di speranza arriva anche dal ritorno del Festival Antegnati: la rassegna organistica che il suo cuore alla Collegiata di Bellinzona, ma coinvolge anche altre chiese del territorio.
Proprio alla Collegiata si trova l’organo Antegnati, uno strumento del 1588 di grande valore. Da qui il nome del Festival, che dal 1998 è un appuntamento culturale che genera interesse anche oltre i confini della Svizzera italiana.
La Segretaria della rassegna è Emma Brugnoli, che racconta: «Insieme al Presidente del Festival, il maestro Alessandro Passuello, siamo felici di riproporre questa importante manifestazione. Nel 2019 era stato un successo: nonostante le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria, ci auguriamo che anche quest’anno avremo una bella partecipazione».
Saranno cinque i concerti organizzati all’interno del Festival Antegnati, che andrà in scena nelle domeniche del mese di maggio. Cinquanta le persone che potranno assistere in presenza: è consigliata la prenotazione, via email all’indirizzo [email protected], oppure inviando un sms al numero 079 488 68 39.
Brugnoli entra nel dettaglio del programma: «Si comincia domenica 2 maggio, in Collegiata: la musica dell’organo Antegnati tornerà a suonare grazie al maestro Luca Scandali di Ancona. In Collegiata, poi, torneremo il 23 e 30 maggio. Il 23 si esibirà la maestra Catalina Vicens, un’organista cilena che vive a Basilea e ha una particolarità: è una tra le poche interpreti al mondo che si cimenta con l’organo portativo, lo strumento tipico dei troubadours del passato. Il 30 maggio, poi, ospiteremo l’Ensamble vocale ›La Divina Armonia’: l’organo Antegnati e la direzione saranno affidati al maestro milanese Lorenzo Ghielmi».
Il 9 e il 16 maggio, invece, il Festival sarà di scena in due chiese del territorio bellinzonese, dove sono conservati altri organi di prestigio. Prosegue Brugnoli: «Il 9 maggio saremo alla Chiesa Santa Maria Assunta di Giubiasco: sull’organo Mascioni si esibirà il maestro belga Etienne Walhain. Il 16 maggio, invece, tappa a Ravecchia: l’Ensemble strumentale Les Goûts-Réunis sarà diretto dal maestro Stefano Molardi, figura di riferimento anche all’interno del Conservatorio della Svizzera Italiana».
Tutti i concerti erano stati programmati per il 2020, e i maestri hanno potuto ridare la disponibilità anche per il 2021. Si conferma così la tradizione del Festival Antegnati: «Un evento», conclude Brugnoli «che valorizza il nostro territorio e le sue risorse artistiche, con il supporto della città di Bellinzona».