
COMUNICATO STAMPA
PONTIFICIO ISTITUTO AMBROSIANO DI MUSICA SACRA
L’ ARTE ORGANARIA A MILANO NEL PRIMO NOVECENTO
“UNA Giornata CULTURALE PER CONOSCERE DUE CAPOLAVORI DI
ARTE ORGANARIA ITALIANA DEL XX SECOLO:
L’Organo dell’Istituto dei Ciechi di Milano e I grandi organo del Duomo di Milano”
Il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra di Milano organizza per sabato 7 maggio 2022 una giornata dedicata alla scoperta di due capolavori di arte organaria italiana del XX secolo. L’organo a canne è da secoli uno strumento musicale affascinante sotto vari aspetti e non tutti sanno che il suo suono caratteristico è generato da un ingegnoso sistema costruito per dominare l’elemento più difficile da controllare: l’aria. Per secoli gli organari hanno sperimentato varie tecnologie per migliorare il complicato sistema di funzionamento degli organi. Dietro le canne di facciata di un
organo fino ad arrivare alla tastiera e alla pedaliera si nasconde il sistema di funzionamento dello strumento che, come all’interno del corpo umano, è costruito in modo sapiente per dare vita allo strumento.
Nella Città di Milano sono presenti due strumenti che meritano di essere conosciuti non solo per la loro bellezza e nobiltà di suono, ma soprattutto per il meraviglioso ed ingegnoso sistema costruttivo.
Nella mattinata del 7 Maggio la prima parte di questo incontro, gratuito e aperto a tutti gli interessati (previa comunicazione di adesione all’indirizzo mail [email protected]) si terrà nella meravigliosa cornice della Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
L’ organo dell’Istituto dei Ciechi di Milano fu costruito nel 1901 dall’organaro Carlo Vegezzi–Bossi, discendente da un’importante e famiglia organaria piemontese, ed è uno dei primi organi italiani costruiti in una sala da concerto.
L’organo dell’Istituto dei Ciechi, che possiede 3721 canne, 49 registri ed una consolle mobile di 3 tastiere, venne in seguito ampliato ed elettrificato dalla ditta Balbiani Vegezzi–Bossi di Milano (erede di Carlo Veggezzi–Bossi) in due interventi, nel 1919 e nel 1951Nel pomeriggio ci si sposterà nella Cattedrale milanese per scoprire i segreti del funzionamento di uno dei più grandi organi d’Europa. L’organo del Duomo di Milano venne costruito dalle ditte Mascioni di Cuvio (Varese) e Tamburini di
Crema nel 1938, restaurato e ricollocato integralmente in Presbiterio dalla ditta Tamburini nel 1986. Il grande organo del Duomo è inoltre iscritto nell’albo d’oro dei quindici organi più grandi del mondo.
Impressionanti sono gli attuali numeri di questo “gigante”: 15.800 canne, di cui la più alta misura oltre nove metri mentre la più piccola misura pochi centimetri, Cinque corpi d’organo e 2 Consolle a cinque manuali di cui una recentemente costruita.
Saremo guidati alla scoperta di questi eccezionali strumenti dagli organari restauratori: Alessandro Giacobazzi per l’organo dell’Istituto dei Ciechi di Milano e da Ilic Colzani per l’organo del Duomo di Milano.
Per quanto riguarda la spiegazione del contesto organistico milanese nella prima metà del XX secolo e per l’interessante storia degli organi del Duomo di Milano avremo il piacere di ascoltare due interventi del M° Emanuele Vianelli, organista titolare del Duomo di Milano. Il M° Vianelli e il M° Davide Paleari, docente di organo presso il PIAMS di Milano e promotore di questa giornata dedicata all’arte organaria italiana si alterneranno alle tastiere degli organi per dare voce ai veri protagonisti della giornata.
ore 9.30 Ritrovo: sala Barozzi dell’Istituto dei ciechi a Milano
ore 13.00 pausa pranzo
ore 14.15 ritrovo cappella feriale del Duomo di Milano